L’ASC non si fa mancare proprio nulla. Nel suo settore arbitrale campeggiano ragazzi e uomini prima, e arbitri e direttori di gara dopo. Ma la qualità, delle volte, può fare la differenza.
È il caso di Mario Palmieri, eccezionalmente ai nostri microfoni al termine di una partita a Pianopoli. Il suo palmares è in grado di parlare prima di lui. Classe 1970, cosentino, protagonista al fischietto su campi blasonati di Serie A e Serie B, ed oggi anche arbitro dell’ASC che si inorgoglisce sempre di più nell’averlo in squadra.
Queste le sue parole al termine di un ritorno in campo che mancava da tanto:
“Era da un po’ che dovevo calcare il prato verde, esattamente 19 anni, in occasione dell’ultima gara arbitrata in Serie B nell’ormai lontano 2003. Dopo di che ho avuto una lunga carriera tra Dirigente e osservatore dell’AIA. Ma il campo è tutta un’altra cosa. Tornare qui, oggi, è stato divertente. E penso che il divertirsi debba essere lo spirito principale di questi campionati. Oltre all’acquisizione della capacità e della bellezza di stare bene, di sapere di aver dato il proprio contributo. Essere entrato in una nuova famiglia con nuovi colleghi che si dilettano per la prima volta è anche stimolante. Non vedo l’ora di ritornare in campo”.